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Il Blog del Salame di pura oca.
​L'originale.

2/12/2021

GOOSHI: l'unico sushi di pura oca

Esiste un'abbinata gastronomica vincente per ogni territorio del nostro paese.
In Lomellina, la terra di mezzo compresa tra i fiumi Po, Ticino e Sesia, un abbinamento gastronomico storico che ci è stato tramandato da secoli è oca e riso.

Queste due eccellenze, una vegetale e una animale, rappresentano l'identità gastronomica del nostro territorio e lo caratterizzano ognuno con la propria storia e la propria importanza.

Le ragioni di questo matrimonio meraviglioso sono diverse. Quella gastronomica, decisamente la più intuitiva, è che la carne d’oca è tendenzialmente dolce e si sposa perfettamente con il riso sia caldo come il risotto sia freddo come il timballo.

Nell’Oltrepo' Pavese si dice Pane e salame. Mentre in Lomellina, terra di riso e di oca, si potrebbe tranquillamente dire che sono cresciuto a Riso e oca mettendo anche in questo caso prima il cereale e poi la carne nel rispetto delle indicazioni della piramide alimentare.
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Perché abbiamo pensato al sushi con l'oca?

Le motivazioni sono diverse. Dall'esigenza di un piatto fresco alternativo al pesce, all'origine locale del riso. Per non dimenticare l''abbinamento gastronomico e l'aspetto visivo.

1) Chi desidera il sushi ricerca un piatto fresco, elegante, leggero e digeribile. E l’oca da carne è fresca, leggera e digeribile. Però molti che apprezzano il riso non mangiano il pesce crudo e vorrebbero una valida alternativa. Così i prodotti di pura oca prendono il posto del pesce mantenendone gli stessi caratteri di freschezza, leggerezza, digeribilità e soprattutto l'innegabile eleganza tutta italiana.

2) Il riso da sushi non è prodotto in Giappone, come molti di noi pensano, ma è la varietà Balilla o Originario o Selenio che viene coltivata il provincia di Pavia e di Vercelli.

3) L’oca e il riso si abbinano molto bene dal punto di vista gastronomico. Abbiamo quindi pensato di ridare vita ad un connubio imprescindibile tra l'oca e il riso. Ridare cioè voce al territorio Lomellino, in provincia di Pavia, e alle sue tipicità in quello che sarà un lungo percorso fatto di combinazioni di saperi e sapori legati ai prodotti di pura oca e al riso.​

L’oca si abbina molto bene con le verdure tendenzialmente dolci e la provincia di Pavia è ricchissima di vegetali con queste caratteristiche come le zucchine, l’asparago rosa di Cilavegna, la cipolla dolce di Breme De.C.O. e Presidio Slow Food, la zucca Bertagnina di Dorno, il peperone di Voghera solo per citarne alcuni.

4) A questo punto abbiamo aggiunto il tipico tocco italiano pensando sostanzialmente a 3 ingredienti: il riso, il pura oca e una verdura. Ingredienti stagionali e locali che potessero esprimere il meglio dell'italianità fatta di creatività, design, buon gusto e naturalezza.

5) Alla degustazione l'eleganza del pura oca si abbina molto bene con i bianchi dell’Oltrepo Pavese, dal Pinot nero vinificato in bianco al Pinot rosé per non dimenticare il Riesling.

6) E infine esteticamente sono praticamente uguali. Lo abbiamo verificato mostrando le nostre foto ai giapponesi durante di diversi incontri.

Come nasce il brand GOOSHI?

Con il brand GOOSHI vogliamo portare sulle tavole gourmet l'unico sushi con l'originale pura oca.
L'idea del brand nasce da tre considerazioni:
  1. In inglese oca si scrive goose e si pronuncia con la doppia u cioè guus.
  2. Volevamo richiamare la categoria del sushi e con il suffisso ci siamo riusciti.
  3. Grazie alla intuizione del nostro gastronomo Marco è nato il nome di fantasia GOOSHI: goose + sushi.
  4. Il brand GOOSE è stato registrato in tutti i paesi europei e ha vinto anche contro un ristoratore tedesco che ci ha fatto opposizione.

​Per dovere di cronaca la prima foto dell'allora sushi con oca risale al 22 aprile 2016 mentre la domanda del marchio GOOSHI è stata depositata il 5 aprile 2017.
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6/17/2018

Il sushi italiano - un fresco picnic che sa di oriente

Le calde giornate estive chiamano cibi freschi, profumati ricchi di gusti adatti a questa meravigliosa stagione: ma non solo. 

Accanto al cosa mangiare, si spalancano le porte al "come mangiare". Dalle tavole imbandite ed apparecchiate in sala da pranzo, preferiamo gli spuntini all'ombra degli alberi e i rilassanti pic nic in mezzo ai prati. Proprio del picnic vogliamo parlare e del dubbio che costantemente si porta dietro ... cosa mettiamo nel tradizionale cestino di vimini?

Insalata di riso, tramezzini, frutta, pinzimonio, paste fredde sono gli intramontabili classici all'italiana, ma noi di Oca Sforzesca abbiamo voluto pensare a qualcosa di più, realizzando nuove versioni del sushi all'italiana: il GOOSHI.

Il Gooshi è il nostro immancabile sushi all'italiana a base di salumi d'oca magra allevata a terra. Leggero, profumato e sfizioso è il cibo ideale da portare con sè durante un pic nic!
Gooshi Bieta colorata, Mozzarella e Petto d'oca fumè - Gooshi Zucchina chiara, Cotto d'oca e peperone grigliato

Ingredienti per 2 persone
  • 2 foglie di bieta costa
  • 1/2 mozzarella piccola
  • 4 fette di petto d'oca fumé
  • 100 g di riso italiano Selenio
  • 1 zucchina grande chiara
  • 4 fette di cotto d'oca
  • 1/2 costa di peperone rosso

Procedimento
GOOSHI BIETA, MOZZARELLA, PETTO D'OCA FUME'
  • Sciacquare per bene sotto l'acqua corrente il Riso Selenio e cuocerlo in acqua bollente per circa 14 minuti.
  • Lasciarlo raffreddare
  • Sbollentare in acqua salata la bieta costa una volta pulita ed eliminata la parte bianca
  • Dalla mozzarella ricavare un lungo parallelepipedo.
  • Arrotolare questo all'interno del petto d'oca fumè
  • Su un foglio di carta forno, stendere la foglia di bieta fredda, il riso Selenio in uno strato sottile e all'inizio la mozzarella con il petto.
  • Arrotolare delicatamente e stringere il tutto con le mani.
  • Lasciar raffreddare e tagliare a dischi di due dita con un coltello affilato.

GOOSHI ZUCCHINA, COTTO D'OCA, PEPERONE GRIGLIATO
  • Sciacquare per bene sotto l'acqua corrente il riso Selenio e cuocerlo in acqua bollente per circa 14 minuti.
  • Lasciarlo raffreddare
  • Tagliare per il lato lungo le zucchine con l'affettratrice per ottnere delle fette molto sottili
  • Tagliare il cotto d'oca dello stesso spessore
  • Tagliare il peperone per il lungo ottenendo delle striscioline
  • Grilgliare il peperone in padella con una goccia di olio extravergine di oliva
  • Su un foglio di carta da forno adagiare le strisce di zucchina, al di sopra quelle di cotto d'oca e uno strato sottile di riso.
  • All'inzio adagiare il peperone grigliato e arrotolare delicatamente e stringere il tutto con le mani.
  • Lasciar raffreddare e tagliare a dischi di due dita con un coltello affilato.

7/31/2017 0 Comments

Cotto d'oca magra italiana alla piastra in insalata di riso venere lomellino, fagiolini colorati, pomodorini sweet orange, olio agli agrumi.

Al contrario di quello che state pensando, non parleremo della solita insalata di riso!
Siamo certi che negli ultimi cinquant'anni generazioni di mamme e nonne italiane sono risucite a far odiare questo piatto alle famiglie dello stivale a causa della sua brutta fama di preparazione "svuota frigo".


Per questo sulle nostre tavole ci siamo dovuti sorbire insalate di riso scotte o troppo cotte, collose, con ingredienti usciti direttamente da un barattolo di vetro ai quali solitamente sono stati sommati mozzarella, wurstel, pomodori, sott'aceti e gli avanzi dei pasti della settimana passata.

Noi di Oca Sforzesca, crediamo al contrario, che l'insalata di riso realizzata con ingredienti locali sia un ottimo piatto adatto ad accogliere le migliori verdure fresche di stagione leggermente scottate, il riso della Lomellina e perchè no qualche prodotto gourmet per arricchire la ricetta.

In questo caso specifico, abbiamo deciso di interpretare questa preparazione con ingredienti particolari perlopiù locali. Riso venere della Lomellina, tre tipologie di fagiolino (nero, giallo e ritorto) coltivati sul territorio, dei pomodorini Sweet Orange, dell'olio agli agrumi e naturalmente il
Cotto d'oca magra italiana.

Leggero, delicato, gustoso, una volta cotto alla piastra acquisisce un carattere inatteso, personalità e un sapore intenso e indimenticabile
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Ingredienti per 4 persone:
  • 300g di riso venere della Lomellina
  • 200g di Cotto d'Oca Sforzesca
  • 200g di fagiolini misti (neri, gialli, ritorti)
  • 150g di pomodorini Sweet Orange (antica varietà)
  • 4 cucchiai di olio exttravergine di oliva agli agrumi

Procedimento
  1. Portare ad ebollizione una pentola d'acqua salata. Cuocere il riso per circa 35-40 minuti.
  2. A fine cottura, scolare e raffreddare velocemente sotto l'acqua fredda. 
  3. A parte cuocere al vapore per pochi minuti i fagiolini fermando la cottura quando saranno al dente.
  4. Tagliare in piccoli pezzi i pomodorini.
  5. Tagliare a cubetti il Cotto d'Oca Sforzesca.
  6. In un saltiere rosolare a fuoco vivo i cubetti di cotto d'oca e emtterli da parte.
  7. Con i succhi di cottura del cotto, condite il riso.
  8. Mescolate assieme tutte le verdure con il cotto e il riso.
  9. Condire con dell'olio agli agrumi e servire freddo.
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6/29/2017 0 Comments

Gooshi: due vesti gastronomiche per un made in Italy in evoluzione

Esiste un fenomeno interessante nel grande quadro gastronomico del nostro paese. Potremmo definirlo come una forbice che piano piano si sta divaricando, allontanando i due estremi.
​
Da una parte abbiamo alcuni prodotti tradizionali di nicchia che piano piano stanno scomparendo perché considerati arretrati, inadatti al mercato e soprattutto inadatti al consumatore moderno. Dall’altra c’è la spinta di prodotti al di fuori della nostra cultura che tentano di entrare nel nostro mondo perché più attraenti, più adatti al mercato moderno e ad un consumatore consapevole.

Nel centro? Poco o niente che possa essere allo stesso momento tradizionale e innovativo. Qualche piatto dalla filosofia futurista che prevede all’interno prodotti tradizionale esiste, ma troppo spesso quest’ultimo viene talmente trasformato da apparire irriconoscibile.

​Eppure qualcosa si sta facendo strada in questo limbo gastronomico: il GOOSHI.
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Il Gooshi rappresenta il nuovo, in grado di trainare la tradizione su un livello del tutto nuovo. Questa preparazione a base di salumi d’oca di Vigevano è capace di rendere ancora più elegante l’oca sulle nostre tavole.

Leggero, delicato, fashon, in entrambe le sue versioni: arrotolato assieme ad un carpaccio di zucchine e riso selenio con dell’olio agli agrumi nella veste di sushi, oppure classico, con una goccia di composta ai peperoni rossi nella versione sashimi.

Ogni piccolo boccone è in grado di combinare la tradizione lomellina del salume di pura oca da filiera italiana, senza ingozzamento e sensi di colpa e quella del lontano Giappone: un incontro di sapori che può soddisfare tutti i tipi di palato.

Un consiglio? Servitelo nel corso di un aperitivo estivo, accompagnato da una bolla delicata e morbida per esaltare il gusto dell’oca e la salubrità dell’intera preparazione.
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2/10/2017 0 Comments

Risotto ai carciofi spinosi, cipolla rossa in agrodolce, profumo di limone e fegato fresco d'oca fritto

Quanti rimorsi siamo disposti a tollerare all'interno di un piatto?

Quotidianamente siamo bombardati da informazioni più o meno veritiere su ciò che finisce nella nostra dieta quotidiana... e non c'è alimento che si salvi da questa discriminazione.
Verdure e frutta trattata con sostanze chimiche, latticini contaminati, pesce inquinato e carni "pompate" con sostanze estranee alla natura oppure animali allevati con modi poco etici.

Quanto siamo disposti a sopportare? E poi soprattutto, cosa mangiare e cosa evitare per porre fine a scelte alimentari non salutistiche ed eticamente errate? Non crediate che eliminare singoli prodotti o intere categorie sia l'unica via. 
Mangiare con la testa prima che con la bocca è l'unica soluzione a questo enorme problema. Fare scelte consapevoli nella propria alimentazione può aiutarci a portare sulla tavola tutte le categorie alimentari, senza eccezioni, con uno sguardo alle scelte etiche e salutistiche.

Quando si parla di fegato d'oca, il mondo gourmet e dell'alta cucina internazionale assapora già il dolce sapore del foie gras, millenario alleato dei grandi chef, ma ormai verso il declino proprio per la sua tecnica di produzione. Dall'altra parte c'è Oca Sforzesca e il suo fegato: sano, saporito, ricco di ferro, leggero e profumato ottenuto da animali allevati a terra liberi di muoversi e di alimentarsi a loro piacimento.

Con questo straordinario prodotto, abbiamo deciso di realizzare il nostro consueto risotto con i sapori e i profumi di questa stagione.


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Ingredienti per 4 persone:
  • ​320g di Riso Carnaroli
  • 100g di Fegato d'oca fresco
  • 2 carciodi spinosi con il loro gambo
  • 60g di burro morbido
  • 1/2 cipolla rossa
  • 1/2 bicchiere di aceto di vino bianco
  • 1 cucchiaio di zucchero bianco
  • farina di riso
  • olio per friggere
  • olio extravergine d'oliva
  • sale e pepe

Procedimento
  • Preparare la cipolla in agrodolce: tagliare a julienne molto fina la cipolla rossa. Farla rosolare in poco olio d'oliva e sfumarla con l'aceto bianco. Aggiungere il cucchiaio di zucchero e mezzo bicchiere d'acqua. Lasciar cucocere lentamente fino a quando la cipolla non sarà stufata e i liquidi non saranno evaporati. 
  • Pulire bene i carciofi eliminando le foglie esterne e la punta. Sbucciare il gambo e tagliarlo a cubetti. Tagliare la testa del carciofo a spicchi. Bollire in acqua salata il tutto per 3-4 minuti. 
  • Far rosolare i pezzi di carciofo in olio d'oliva per 2 minuti e aggiungere il riso. 
  • Far tostare bene e aggiungere l'acqua di cottura dei carciofi. Portare a cottura il risotto.
  • A fine cottura, tagliare il fegato a cubettini piccoli e infarinarli con la farina di riso.
  • Friggerli velocemente in olio bollente e asciugarli con carta assorbente.
  • Mantecare il risotto con il burro e adagiarlo su un piatto.
  • Aggiungere la scorza grattugiata del limone, la cipolla in agro, il fegato e servire caldo. 
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1/4/2017 0 Comments

Risotto al Salame d'oca stagionato di Vigevano, porri e fonduta di formaggio vaccino a crosta fiorita

Centinaia sono i segreti dietro ad un buon risotto... La cottura, la temperatura del brodo, la giusta mantecatura e dosaggio delle materie grasse sono solo alcuni di questi.
Uno su tutti però è il segreto che permette ad una semplice porzione di riso di trasformarsi in un'esperienza gastronomcia indimenticabile.

Sono gli ingredienti... Pochi, semplici, ben bilanciati e di ottima qualità. Non occorre essere dei cuochi provetti per ottnere dei buoni risultati, basta solo porre particolare attenzione a questi particolari.

Per festeggiare questo nuovo anno, noi di Oca Sforzesca abbiamo deciso di dedicarvi un risotto stagionale con protagonista il Salame stagionato d'oca di Vigevano. 

Non è mai semplice trattare un salume stagionato all'interno di un piatto, ma la carne d'oca di cui è composto, ci ha aiutato molto a bilancaire i gusti, le consistenze e i profumi di prodotti già eccellenti come il porro, il riso e formaggio a crosta fiorita.
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Ingredienti per 4 persone
  • ​320 g di Riso Carnaroli
  • 200 g di Salame stagionato d'oca d Vigevano
  • 150 g di porro (soprattutto la parte più vicina al verde)
  • 100 g di formaggio vaccino a crosta fiorita (tipo Camembert)
  • 1 bicchiere di latte
  • 50 g di burro
  • Farina q.b.
  • Brodo vegetale
  • Olio extravergine di oliva

Procedimento
  1. Sbriciolare grossolanamente il Salame stagionato d'oca di Vigevano e farlo roslare vivacemente in due cucchiai di olio d'oliva in una casseruola.
  2. A tre quarti di cottura, togliere metà del salame dalla casseruola e gettare il porro tagliato a pezzettoni.
  3. Rosolare per bene quindi aggiungere il riso carnaroli per farlo brillare.
  4. Aggiungere il brodo vegetale e continuare la cottura.
  5. A parte, far scaldare il latte e far sciogliere il formaggio. 
  6. Una volta liquefatto, intingere metà del burro nella farina e gettarlo nella crema di formaggio continuando a scaldare in modo che si rapprenda velocemente.
  7. A cottura ultimata del riso, mantecare col burro rimasto.
  8. Impiattare il risotto aggiungendo le briciole di salame messe da parte e guarnire con la fonduta di formaggio ben calda. 
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12/7/2016 0 Comments

Risotto al radicchio rosso, petali di petto d'oca fumé di Vigevano e pecorino stagionato

Esistono suoni in grado di richiamare alla mente alcune situazioni, ma soprattutto esistono gusti e profumi che associamo facilmente ad una stagione.

Alle porte dell'inverno, le tavole del nord Italia si tingono del viola del radicchio invernale e lo scoppiettio del fuoco nel caminetto ci ricorda l'unicità dei salumi affumicati come il Petto d'oca fumé di Vigevano De.C.O..

L'incontro e la memoria di questi profumi e di questi colori, non può che ispirarci un nuovo semplice, ma gustoso risotto per inaugurare il mese di dicembre. Ecco cosa ci è venuto in mente...
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Ingredienti per 4 persone
  • 320 g di Riso carnaroli
  • 300 g di radicchio rosso spadone
  • 100 g di Petto d'oca fumé di Vigevano De.C.O.
  • 100 g di pecorino stagionato
  • 30 g di burro
  • 1 cuc. di olio extravergine d'oliva

Procedimento
  1. Eliminare la parte bianca del radicchio rosso che risulterebbe troppo amara per la preparazione.
  2. In una casseruola far tostare il riso nell'olio d'oliva per due minuti.
  3. Aggiungere metà del radicchio pulito tagliato a julienne.
  4. Coprire con borodo vegetale e portare a tre quarti di cottura.
  5. Aggiungere il radicchio rimasto e portare a cottura.
  6. Mantecare il risotto con il burro e il pecorino stagionato.
  7. Impiattare il risotto e adagiare al centro qualche fetta di petto d'oca fumè tagliata sottile con l'affettatrice.
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11/6/2016 0 Comments

Risotto al salame di fegato d'oca con cime di rapa al burro, cipolla rossa, riduzione di brandy e scaglie di pecorino

Giornate uggiose quelle di inizio novembre, adatte a mettere in tavola un nuovo risotto a base d'oca.
Dato che la stagione ce lo permette, abbiamo deciso di arricchire questa preparazione con il nuovo Salame di fegato d'oca di Oca Sforzesca realizzato esclusivamente con materie prime sane ottenute da animali allevati all'aperto e con alimentazione naturale. 

Un prodotto delicato, il salame di fegato, che si presta a preparazioni gustose e leggere e ad abbinamenti originali senza che sovrasti il sapore degli altri prodotti. Per equilibrare questo risotto, sono stai aggiunti degli elementi stagionali come la cima di rapa, il brandy, che con la sua dolcezza arrotonda i tratti leggermente amaricanti del fegato, e il pecorino che conferisce sapidità al piatto.

Vediamo come si realizza questa gustosa ricetta!
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Ingredienti per 4 persone:
  • 120 g di Salame di fegato d'oca 
  • 300 g di Riso Carnaroli
  • 70 g di cime di rapa pulite con i fiori
  • 50 g di cipolla rossa
  • 50 g di Pecorino stagionato
  • 50 g di burro
  • 1 bccchiere di brandy
  • sale e pepe
  • olio extravergine d'oliva

Procedimento
  • Tagliare a julienne la cipolla rossa e rosolarla nell'olio d'oliva.
  • Rosolare velocemente metà della cima di rapa tagliata finemente e metà del Salame di fegato d'oca.
  • Aggiungere il riso Carnaroli e tostaro a fuoco vivace.
  • Portare a cottura con del brodo vegetale.
  • A parte rosolare in una noce di burro il resto delle cime di rapa e del salame di fegato.
  • In un pentolino ridurre il brandy fino ad ottenere uno sciroppo.
  • Quando il riso sarà cotto, aggiungere le cime di rapa e il salame di fegato.
  • Impiattare spolverando con il pecorino a scaglie e qualche gocce di riduzione di brandy. 
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10/7/2016 0 Comments

Risotto al Salame cotto d'oca di Vigevano e Zucca Bertagnina di Dorno

Il modo migliore per cominciare la stagione autunnale?
Parlare di risotti!
Percorrendo le lunghe strade di campagna che attraversano la grande pianura della Lomellina è impossibile non notare le grandi distese dorate del riso. Veri e propri fazzoletti colore del sole 
contornati da strisce verdi che fanno risaltare ancor di più la bellezza di questo cereale ormai maturo. E non solo la vista è appagata, ma anche l'olfatto partecipa con il profumo fresco della paglia del riso appena tagliata.

Ottobre è il mese ideale per dedicarvi il primo di una lunga lista di risotti che abbiamo pensato per voi.
Il primo che desideriamo presentarvi è forse uno dei più tradizionali del territorio: il risotto con il 
Salame cotto d'oca di Vigevano e la Zucca Bertagnina di Dorno. Due eccellenze del nostro territorio che creano un'armonia elegante e raccontano le nostre tradizioni.

Una ricetta che caratterizza il nostro territorio e che è in grado di racchiudere tre tesori della Lomellina: il riso Carnaroli che nasce nell'acqua, la zucca Bertagnina figlia della terra e il Salame d'oca dalla storia immemore.

Vediamo dunque come realizzare questo piatto semplice, raffinato e ricco di storia.
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Ingredienti per 4 persone:
  • 500 g di Zucca Bertagnina di Dorno già pulita
  • 320 g di Riso Carnaroli
  • 300 g di Salame cotto d'oca di Vigevano De.C.O.
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • Brodo vegetale
  • 1 cucchiaio di Grana Padano D.O.P.
  • 1 cucchiaio di farina di riso

Procedimento
  1. Tagliare a cubetti di 1 cm di lato la zucca Bertagnina.
  2. Metà di questa, cuocetela a vapore e una volta cotta frullatela con dell'acqua per ottenere una purea.
  3. Pelare il salame, sbriciolare la polpa e tagliare la pelle a cubetti piccoli.
  4. In una casseruola bassa e larga, tostare a fuoco vivace il riso, la zucca a cubetti e la pelle del salame.
  5. Bagnare con il vino bianco e lasciare evaporare bene.
  6. Cominciare ad aggiungere il brodo bollente e portare a cottura avendo l'accortezza di lasciare sempre il riso sotto mezzo dito di liquido. A tre quarti di cottura aggiungere la purea di zucca.
  7. Nel mentre, tostare velocemente la polpa del salame cotto d'oca di Vigevano in un saltiere per renderlo croccante.
  8. A fine cottura, mantecare il risotto con il Grana e la farina di riso setacciata.
  9. Adagiare il risotto in un piatto e guarnire con il salame cotto d'oca di Vigevano scottato con il suo sugo. 
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5/10/2016 0 Comments

Salame cotto d'oca di Vigevano in arancino di riso

A volte cercare di rielaborare i sapori di un territorio può essere un'operazione assai difficoltosa. Se poi cercassimo di unire due tradizioni della nostra penisola in un solo piatto, la cosa potrebbe risultare ancora più complessa. 

Quale coltura erbacea caratterizza la Lomellina? Il riso naturalmente! Abbiamo deciso per questa ricetta di unire il riso e l'oca grazie anche ad una collaborazione con l'azienda Oca e Riso di Vigevano che ci ha fornito un meraviglioso riso Carnaroli. 

L'oca simbolo della cucina della Lomellina e l'arancino di riso si incontrano nello stesso piatto per dare forma a qualcosa di unico. Il Salame cotto d'oca di Vigevano, grazie al suo gusto delicato e fragrante, conferisce al ripieno la giusta sapidità e una freschezza inconfondibile, mentre il riso Carnaroli lo avvolge in un caldo abbraccio con la giusta consistenza.
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Ingredienti per 4 arancini
  • 200 g di Riso Carnaroli 
  • 60 g di Salame cotto d'oca di Vigevano
  • 50 g di mozzarella
  • ​1 cucchiaio scarso di grasso d'oca fuso
  • 1 bicchiere di Bonarda dell'Oltrepo' Pavese
  • 1 noce di burro
  • 100 g di farina 00
  • 1 uovo intero
  • 100 g di pangrattato
  • Olio per friggere
  • sale 

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Procedimento
  • ​Far tostare il riso nel grasso d'oca e bagnarlo con la Bonarda.
  • Portare a cottura solo con acqua e sale.
  • Mantecare con il burro e stendere il riso su una teglia da forno. Lasciar raffreddare bene.
  • Tritare assieme la mozzarella con il Salame cotto d'oca di Vigevano per creare il ripieno degli arancini.
  • Ricavare dei quadrati dalla teglia di riso e appoggiarla sulla mano bagnata. Appoggiare del ripieno al centro e arrotolare delicatamente per formare una sfera.
  • Mettere gli arancini in frigo per almeno 1h in modo che si solidifichino.
  • Impanare delicatamente gli arancini con farina, uova battute e pan grattato.
  • Friggere in olio di semi ad alta temperatura per creare una crosta croccante e far sciogliere assieme la mozzarella con il salame.
  • Salare l'esterno solo a fine frittura.
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4/22/2016 0 Comments

Matrimonio italiano: Quartetto di sushi Selenio con Cotto d'oca Lomellina e Petto d'oca fumé di Vigevano

Esiste un'abbinata gastronomica vincente per ogni territorio del nostro paese: dal pecorino con le fave nel Lazio, al prosciutto e fichi in Emilia Romagna fino alle pannocchie di mare e la polenta bianca nella Venezia Giulia.

Con mia grande sorpresa ho scoperto un matrimonio culinario con solide radici nella tradizione lombarda e piemontese: l'oca e il riso. Questi due prodotti rappresentano l'identità gastronomica di un territorio, ognuno con la propria storia e la propria importanza.

Oggi abbiamo pensato alla stagione calda e contemporaneamente a ridare importanza ad un connubio imprescindibile tra l'oca e il riso. Ridare cioè voce al territorio e alle sue tipicità in quello che sarà un lungo percorso fatto di combinazioni di saperi e sapori legati ai Salumi d'oca di Vigevano e al riso.
La prima proposta estiva leggera, delicata e digeribile è rappresentata del sushi all'italiana! Gli ingredienti utilizzati sono naturalmente tutti Made in Italy con quel tocco di originalità che contraddistingue queste preparazioni: riso Selenio della miglior qualità, Cotto d'oca Lomellina e Petto d'oca fumé di Vigevano.

Il riso Selenio è una varietà storica italiana con granelli piccoli e tondi, perlati e cristallini. Grazie al suo ridotto contenuto di amilosio e alto contenuto di amilopectina, il Selenio diventa rapidamente colloso rimanendo morbido anche dopo la cottura ed è perfetto per preparare il sushi.
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Ingredienti
  • Riso Selenio
  • Cotto d'oca Lomellina 
  • Petto d'oca fumé di Vigevano
  • Miele d'acacia
  • Saba (mosto cotto)
  • Aceto di mele
  • Sale
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Procedimento
  • Per prima cosa sciacquate molto bene il riso per eliminare l'amido fino ad avere acqua limpida.
  • Mettete il riso dentro una casseruola a bordi bassi con lo stesso peso in acqua, un cucchiaio di aceto di mele e il sale.
  • Portare a bollore e cuocere per circa 15 min. A fine cottura, lasciare riposare per qualche minuto. 
  • Una volta pronto cominciate a creare delle piccole quenelles ben compatte. 
  • Tagliare qualche fetta molto sottile di Cotto d'oca Lomellina e di Petto d'oca fumé di Vigevano.
  • Su una delle quattro quenelles, versare mezzo cucchiaio di saba in modo da insaporire il riso.
  • Coprire tutte le porzioni con le fette di Cotto d'oca Lomellina e di Petto d'oca fumé di Vigevano.
  • Spennellare una delle fette di Cotto d'oca Lomellina con il miele d'acacia.  
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