11/1/2016 L'oca di San MartinoL'autunno porta con sé atmosfere da leggenda e molte sono le giornate in cui potremmo festeggiare e raccontare bellissime storie suggestive. In Germania, Austria e Italia, l'11 novembre è dedicato al ricordo delle vicende di San Martino vescovo di Tours (316-397 d.C.) e Patrono delle nostre oche. Martino, ancora bambino, si trasferì a Pavia con i suoi genitori e lì trascorse la sua infanzia. Ancora giovane fu reclutato dall'Impero Romano e inviato in Gallia dove passò la maggior parte della sua vita come soldato nelle truppe non combattenti. Si narra che nel rigido inverno del 335 d.C. il Cavaliere Martino, uscendo dalla città francese di Amiens per il suo turno di guardia, incontrò un vecchio seminudo e infreddolito. Davanti a tale scena Martino, con la sua spada, tagliò in due il caldo mantello militare di lana e lo diede al mendicante affinché potesse proteggersi dal freddo. Questo episodio ebbe un tale impatto su Martino che si convertì al cristianesimo e giunto all'età di quarant'anni decise di lasciare l'esercito. Prese i voti da monaco e si ritirò in un convento e nel 371 diventò vescovo di Tours. Nel centro Europa tipiche di questa festa sono le processioni di bambini con lanterne di carta (Laternen) ed è per questo che viene anche chiamata "Festa delle lanterne". Alla sera la portata principale è il tradizionale Arrosto d'oca (la Martingans): si tratta di un delizioso piatto normalmente ripieno di mele e castagne, accompagnato da grandi gnocchi di patate (Martinsgans mit Rothkohl und Schmorapfel). In Italia un detto popolare dice: "A San Martino pane, oca e vino" che riassume le portate principali di questa festa oltre ai prodotti reperibili in quel momento. Infatti, in questo periodo, si può già degustare il primo vino novello e le oche hanno raggiunto la giusta età. Il consumo di oca in questa giornata è però spiegato da un altro evento della sua vita in cui Martino, non volendo diventare vescovo per umiltà, scappò dal convento di notte e si rifugiò in uno stabbio di oche. Queste, come nella antichissima tradizione romana, cominciarono a starnazzare e rivelarono la sua presenza a chi lo stava cercando. Ed è per questo motivo che viene anche ritratto con un'oca.
Inoltre, l'11 novembre, dettava l'inizio dell'annata agraria come pure l'inizio dei contratti di locazione. Era infatti frequente incontrare persone che facevano trasloco da cui il detto usato ancora oggi: "Fare San Martino". Lo stesso periodo è chiamato anche "L'estate di San Martino: tre giorni e un pochino" in cui si può ritrovare un clima più mite prima dell'inverno vero e proprio.
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Giugno 2022
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